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Festa del Papà insieme a Pippo

  • Immagine del redattore: Lady Noir
    Lady Noir
  • 19 mar 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Ricordate l’articolo in cui vi suggerivamo alcuni film Disney da vedere per la Festa del Papà? Beh, abbiamo un altro suggerimento per voi, un film che molto probabilmente conoscono tutti, ma che credo sia l’apoteosi del rapporto tra padre e figlio.

In viaggio con Pippo” è un film che insegna sia ai padri che ai figli, un film che riesce a far pensare, nonostante le tipiche è incredibili risate che solo Pippo riesce a provocare. I giovani s’immedesimeranno in Max; in fin dei conti quale giovane non vorrebbe la propria autonomia, le proprie libertà, ma soprattutto avere la fiducia del padre nonostante i suoi errori. Quanti genitori, invece, proprio come Pippo, vorrebbero passare del tempo con i figli, magari condividendo con loro le proprie passioni, senza però accorgersi che magari non sono le stesse.

Vedere questa piccola avventura farà bene alla famiglia e strapperà risate contagiose, migliorandovi la giornata.



Vi siete mai chiesti come abbia fatto “In viaggio con Pippo” a riscuotere tutto il successo che ha avuto? Si arriva a parlare addirittura di anomalia all’interno della produzione Disney, ma non solo per quanto abbia saputo riscuotere il lungometraggio dedicato a Pippo, ma per una serie di componenti che lo hanno reso un’opera unica e irripetibile in quell’universo espanso che nasce a Los Angeles e prolifera in decenni di grandi attività.

Innanzitutto, ci troviamo dinanzi a un lungometraggio interamente dedicato a Pippo, un evento raro, reso ancora più unico dal fatto che era una pellicola derivata, ossia figlia di una serie televisiva ma allo stesso tempo anche indipendente. In viaggio con Pippo, d’altronde, non aveva nessun riferimento narrativo alla serie “Ecco Pippo!” nella quale il protagonista si ritrovava, insieme al figlio Max, a trasferirsi in una casa accanto quella di Pietro Gambadilegno, a quanto pare amico di lungo corso di Pippo.

È stato proprio questo film a farci scoprire chi fosse Max, anche perché tranne che per il sequel - con un max ormai studente universitario – l’altra home video che riguardano le storie di Pippo & Max (al 90 per cento tutte a tema Natalizio) le ritroviamo in “Topolino e La Magia del Natale” (1999) in 2D proprio come “in viaggio con Pippo” e “Topolino Strepitoso Natale” in Cgi (2004) entrambi film usciti per il direct-to-video.

Un altro fattore che ha permesso il successo del lungometraggio del duo “Padre/figlio – famiglia Goofy” riguarda sicuramente introduzione delle classiche canzoni che contraddistinguono una narrazione Disney. D’altronde cosa sarebbe un film Disney senza un po' di musical e stacchetti musicali?

Ma torniamo un attimo alla trama. Beh, che dire? Personaggi simpaticissimi (Pippo, lo stesso Max, PJ, Bobby, Stacy), battute divertenti e scene esilaranti, canzoni meravigliose.

Il tutto che fa da contorno a una storia semplice, raccontata benissimo, avventurosa, e incentrata sul tema delicatissimo e molto toccante del rapporto padre-figlio. Insomma, non ci sono scene prive di emozioni. O ridi con gli sketch di vita quotidiana del buffissimo Pippo, o ti diverti con le bellissime canzoni da ascoltare e riascoltare, o ti entusiasmi con le avventure in mezzo a mostri giganti (Bigfoot) e pericolose cascate oppure ti imbarazzi tantissimo durante le scene tra Max e Roxanne e riesce a commuovere lo spettatore anche quando Pippo e Max ricordano di quando si dicevano che si volevano bene e il loro rapporto era ancora molto stretto e affettuoso.

Lady Italia



Proprio con questo cartone animato ho avuto il mio primo rapporto con Max, prima non conoscevo il figlio di Pippo, e devo dire la verità ho provato fin da subito (ero ancora abbastanza piccolina) una certa tenerezza e affiatamento con questo personaggio. La sua timidezza nel confessare il suo amore alla ragazza che gli piace, i suoi drammi, la paura di deludere qualcuno che lo mette davanti alla difficile scelta.

Rivedere questo film da adulta non ha cambiato le mie emozioni, anzi forse le ha semplicemente rese più mature. Max voleva attenzioni dei suoi compagni che non aveva e Pippo voleva attenzioni da suo figlio che non aveva e questo è stato sempre evidente fin da subito.

Il loro discorso di riappacificamento sul tetto della macchina, mentre navigano il fiume, è davvero un momento incredibile, in cui si percepisce la serietà di un discorso tra padre e figlio e la leggerezza di un classico cartone animato Disney.

È un film troppo bello per non rivederlo una volta ogni tanto e, almeno per me, ora più che mai ha assunto un significato ancora più importante, visto che ho perso mio padre solo tre mesi fa.

Anzi, ho tutte le intenzioni di rivederlo anche io quest’anno, perché so che il mio papà (dovunque lui sia) lo vedrà con me.

LadyNoir


Cos'altro si può chiedere a un film di animazione? Per me è un film perfetto nella sua semplicità, sono molto felice di averlo rivisto. Voi cosa ne pensate?

BUONA FESTA DEL PAPA’


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