Le Cronache di Narnia _ Review _ Special Live Action
- Lady Noir
- 8 ago 2022
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 8 set 2022
Rimaniamo sui live action Disney eppure ce ne scostiamo un po’. Come vi chiederete voi, beh ma è ovvio: parliamo di una serie live action prodotta dalla Disney che non è affatto un remake di un classico, ma una trasposizione cinematografica di un bestseller internazionale; ossia “Le Cronache di Narnia”.

Tratto dall’incredibile romanzo fantasy per ragazzi scritto da C.S. Lewis, questa serie di film vede rappresentati tre dei sette libri che compongono la saga letteraria. Il primo, “Le Cronache di Narnia - Il Leone, la Strega e l’Armadio” del 2005 e il secondo “Le Cronache di Narnia - Il Principe Caspian” del 2008, diretti da Andrew Adamson, mentre il terzo “Le Cronache di Narnia - Il Viaggio del Veliero”, uscito nel 2010, è stato diretto da Michael Apted. Trama (e differenze dalla storia originale): Come abbiamo già detto, questa saga cinematografica prende solo tre racconti, rispetto ai sette che l’autore ha pubblicato nel suo romanzo e non sono nemmeno i primi tre se è per questo.
Narnia è un posto magico e incantato, un posto che sarebbe difficile da spiegare a parole, almeno per come lo descrive Lewis, e molti personaggi solcheranno quelle terre allo stesso modo di come fanno i fratelli Pevensie. La Disney ha semplicemente deciso di prendere i libri che avevano come protagonisti i quattro fratelli e creare i film solo su quelle vicende, ma nonostante questa scelta devo dire che comunque sono tra i pochi film, tratti da libri, che sono rimasti molto fedeli all’originale.

Chiunque veda solamente i film, senza aver letto i libri, apprezzerà comunque il meraviglioso racconto fantasy, affezionandosi ai personaggi di Lucy, Edmund, Susan e Peter, mentre li vedrà crescere. Ed anche se non potrà comprendere appieno il profondo messaggio che sta alla base di questa storia, potrà per lo meno intuirlo con le ultime scene del terzo film, quando i protagonisti si trovano all’ingresso delle Terre di Aslan.
In tutto ciò, però, mi è dispiaciuto veder concludersi così questa serie cinematografica, proprio nel momento in cui faceva l’ingresso il mio personaggio preferito: Eustace Sì, vi assicuro che quell’insopportabile del cugino Eustace è molto più interessante di come appare, ma non voglio spoilerare troppo. Non si sa mai che qualcuno di voi voglia ancora leggere i libri o che la futura serie che ci ha promesso Disney+ sia ancora più fedele dei film e ci racconti tutta la storia dall’inizio alla fine.

Giudizio tecnico:
Parliamo di un fantasy dei primi dieci anni del duemila, eppure gli effetti speciali erano già qualcosa di meraviglioso.
La maggior parte dei set è fatta in green e blu screen, mentre gli animali sono fatti in cgi.
Ho adorato un sacco come è stata riprodotta la scena della diga che cede lasciando irrompere l’acqua sopra i tre fratelli, per ricreare questa scena il set sono state allestite due vasche in modo che una si riversasse sulla prima.

Il montaggio poi, è qualcosa di pazzesco, soprattutto nelle scene di guerra, dal primo all’ultimo film.
Certo c’è da dire che, per quanto gli animali siano rappresentati parecchio bene e sono molto dettagliati, si nota abbastanza che non sono veri quando gli attori si devono approcciare con loro. Non tanto con Aslan che credo abbiano spesso usato una sua riproduzione per poi sostituirlo in computer grafica, ma per esempio quando Lucy abbraccia Ripicì alla fine del terzo film si vede proprio che solleva il nulla e ci hanno ficcato dentro l’immagine del topo.

Recitazione:
Ovviamente sopra a tutti, spiccano le recitazioni dei quattro protagonisti, che gli spettatori hanno visto crescere nel corso dei film.
Soprattutto Georgie Henley e Skandar Keynes (rispettivamente Lucy ed Edmund Pevensie), spiccano di più rispetto agli attori che hanno interpretato i loro fratelli maggiori (William Moseley per Peter e Anna Popplewell per Susan), non tanto perché più bravi, ma perché anzi erano molto piccoli nei primi film e le loro esperienze e capacità interpretative sono cresciute con loro.

Nomi, invece, che sono ben conosciuti nel mondo del cinema e che hanno mostrato un gran talento sono sicuramente attori del calibro di James McAvoy (nei panni del fauno Tumnus), Tilda Swinton (che interpreta un’incredibile Strega Jadis) o ancora Ben Barnes (nel ruolo del Principe Caspian) e Peter Dinlklage (che sono sicura tutti conosciate come il famoso Tyrion Lannister, ma che nel secondo film di questa saga ha il ruolo del nano Trumpkin).

Ad aggiungere nomi importanti a questo incredibile cast non posso non citare due enormi colossi del cinema italiano che sono riusciti, non solo a farsi spazio in un film (in realtà più di uno) americano, ma anche a spiccare per la loro bravura: sto parlando di Sergio Castellitto e Pierfrancesco Favino che interpretano i due nemici principali nel secondo film.

Sceneggiatura e doppiaggio:
La sceneggiatura è ha più mani, ma sempre presente in tutti e tre ci sono Cristopher Marcus e Stephen McFeely (che per la cronaca sono stati i capo sceneggiatori di molti film Marvel, tra cui tutti i Captain America e gli ultimi due Avengers).
Come ho già detto l’intera storia è rimasta molto fedele al libro e a parte magari qualche scelta più filmica è tutto ben studiato in tutti e tre i film; soprattutto il primo e il terzo hanno un crescendo di suspance che mette letteralmente i brividi.

Parliamo ora di doppiaggio, perché sapete come difficilmente mi lamento dei nostri doppiatori o delle scelte dei direttori di doppiaggio, ma qui una nota dolente su tante ci sta, e so già che chiunque conosca queste pellicola ha già capito di cosa sto per parlare. Ma è mai possibile che con tutti i talenti che avevamo e che abbiamo sempre avuto in fattore doppiaggio, per dare la voce ad Aslan (un leone, i creatore di Narnia, il re supremo), abbiamo scelto uno egiziano con la voce da vecchio come Omar Sharif? Grazie al cielo nei film successivi, dopo le pesanti critiche, hanno deciso di dare il ruolo ad Alessandro Rossi; ma intanto il primo film, dove oltretutto Aslan compare di più, abbiamo quella vocetta odiosa.

Ovviamente però è solo una pecca in confronto a un cast vocale d’eccezione e mi basta fare i nomi dei quattro doppiatori che hanno dato voce ai protagonisti per farvi capire che le altre scelte sono state più che eccellenti: Peter è stato doppiato da Flavio Aquilone, Susan da Letizia Ciampa, Lucy da Lilian Caputo ed Edmund da Mattia Ward. Trucco e costumi:
Lo stile fantasy medievale ha assunto un’atmosfera magica, non solo grazie alle scenografie, ma anche e soprattutto ai trucchi di Greg Nicotero e ai costumi Isis Mussenden.
Al primo va attribuita sicuramente la capacità di creare delle plastiche facciali per i servi di Jadis, perché quelli al contrario degli animali non sono fatti in cgi.
Ma i costumi sono davvero qualcosa di magico, basti solo pensare alle vesti della Strega Bianca o alle armature di Narnia che portano un po’ tutti i personaggi maschili. Ma i miei preferiti in assoluto sono sicuramente gli abiti che i quattro fratelli indossano alla fine del primo film, con quei meravigliosi colori e quel tessuto che sembra quasi velluto.

Colonna sonora:
Le musiche sono dei primi due film sono di Harry Gregson-Williams, mentre per il terzo se n’è dedicato David Arnold.
Entrambi molto bravi e conosciuti, il secondo vincitore persino di un Emmy per la colonna sonora della serie Sherlock, ma il primo ha anche una sostanziosa carriera alle spalle ed è letteralmente impossibile dimenticare la theme song del Campo di Aslan, che credo sia la prima musica che si associa alle Cronache di Narnia.
Se consiglio la trilogia di Narnia? Perché non l’avete ancora vista?! Insomma che state aspettando! Trovate tutti e tre i film su Disney+. #narnia #lecronachedinarnia #illeonelastregaelarmadio #ilprincipecaspian #ilviaggiodelveliero #disney #liveaction #specialliveaction #lucy #edmund #peter #susan #aslan
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