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Mulan _ Review _ Speciale Live Action

  • Immagine del redattore: Lady Noir
    Lady Noir
  • 26 set 2021
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 3 nov 2021

Giuro,

mi sto seriamente sforzando per fare questa recensione, perché è davvero raro che un film (soprattutto Disney) mi piaccia così poco, ma purtroppo il live action di Mulan dell’anno scorso, diretto da Niki Caro, è stato veramente difficile da mandare giù.

Prima di cominciare, comunque, ho bisogno di fare una premessa. Come, credo, la maggior parte di voi, ho dovuto attendere parecchio per vedere il film, visto che ho atteso che fosse disponibile su Disney+, senza il pacchetto vip, ma nonostante le critiche che aveva ricevuto fin dall’uscita dei primi trailer, io ero elettrizzata dall’idea di vederlo e proprio dai promo prometteva parecchio bene. Perciò come potete capire non sono partita affatto prevenuta, anzi tutt’altro, ma nonostante tutto dire che ha completamente deluso le mie aspettative è dir poco.

Cercherò comunque di essere il più oggettiva possibile, per farvi capire il mio punto di vista.


Trama (e differenze dal classico originale): Sapevamo già a priori che per rendere il più reale possibile una storia come quella di Mulan avremmo dovuto accettare dei compromessi, a partire dall’assenza di Mushu.

Ammetto che prima di vedere il film, questa sua assenza non sembrava pesarmi; in fin dei conti se si cerca una storia reale gli spiriti guardiani devono rimanere spiriti e non incarnarsi. Poi però si toglie completamente quella parvenza di realtà con nemici che corrono sui muri (che manco in Prince of Persia), streghe che diventano fenici e battaglie su cantieri e non dico altro per non spoilerare.

Insomma se si voleva dare comunque un tocco fantasy alla storia tanto valeva lasciare Mushu che inventarsi qualcos’altro (e pure male, aggiungerei).

Le uniche differenze che apprezzo davvero in questo live action sono state il chiamare i nemici Mongoli (e non Unni, come nel film di animazione, perché gli Unni con la battaglia contro la Cina non c’entrano proprio nulla) e il rapporto di Mulan con i suoi compagni d’armi, che ovviamente nel live action è caratterizzato in modo più sentito senza mostrarci solo delle macchiette. Anche l’accenno alla storia d’amore, che questa volta non vede il Li Shang capitano, mi è piaciuta parecchio.

Giudizio tecnico: Ovviamente per quanto riguarda il lato tecnico, la Disney come al solito fa le cose in grande, questa volta a mio parere anche un po’ troppo.

Ciò che ho apprezzato parecchio è stata la fotografia di Mandy Walker, le scelte di inquadrature si adattano perfettamente anche al montaggio e rendono le scene più epiche.

A smontare tutta l’epicità però ci sono gli effetti speciali di Karl Chisholm e Joel Savage. Non perché sono brutti o fatti male, sia chiaro, ma perché a mio parere sono troppo evidenti e troppi. A mio parere un film che racconta una storia come Mulan, non aveva bisogno di chissà quali effetti speciali, forse il più importante doveva essere la valanga che invece in questo film perde parecchio.

Comunque sia è inutile che ripeta il fatto che le battaglie singole, sia quella a metà film tra Mulan e la strega Xianniang, che quella finale contro Bori Khan (che dovrebbe sostituire Shan Yu) sono a dir poco agghiaccianti per quanto siano finte e al di fuori di ogni legge fisica.

Recitazione: Qui ammetto di essere particolarmente ignorante, più che altro perché conosco davvero pochi attori orientali e in particolare cinesi, per poter fare in qualche modo un paragone.

Personalmente parlando ho sempre trovato la recitazione orientale molto finta e poco empatica e purtroppo in questo film ho avuto la stessa impressione.

Con la sola eccezione di Liu Yifei, nei panni della protagonista, che a mio parere se l’è cavata egregiamente, forse proprio perché ha anche una parte di origini americane. Anzi se devo essere sincera se non fosse stato per lei e la sua recitazione che manda avanti il film, non sarei riuscita a vederlo fino alla fine.

Credo però che anche l’altra attrice principale, Gong Li se la sia cavata bene nei panni di Xianniang, non fosse che il suo personaggio non mi piace per niente (e questo l’ho già detto).

Una recitazione che invece ho trovato decisamente superficiale è stata quella di Jason Scott Lee, che non mi ha dato minimamente l’aria di cattivo inquietante e perfido che invece mostrava lo Shan Yu animato. Sceneggiatura e doppiaggio: Ovviamente anche qui non posso fare un vero e proprio confronto tra il classico originale e questo film, visto che la storia è molto diversa proprio come impostazione. Posso dire però che molte parti della sceneggiatura, rendono il film più serio sotto molti punti di vista (forse proprio perché non c’è il personaggio di Mushu ad alleggerire). Insomma, ci sono dei momenti in cui si nota molto di più la serietà della guerra imminente, anche se spesso ho trovato alcune battute un po’ patetiche.

Una cosa che mi è dispiaciuta tanto è stata l’assenza della citazione alla bambolina che Shan Yu trovava nel classico Disney, una semplice scena, molto drammatica che secondo me mancava nel film e avrebbe occupato solo qualche secondo.

Per quanto riguarda il doppiaggio però, come al solito non ho nulla da dire, anzi per fortuna che abbiamo i nostri doppiatori che sanno mettere empatia anche a volti apatici. A partire da Eva Padoan che ha dato la voce a Mulan e Sandro Acerbo che invece interpreta vocalmente il comandante Tung.

Anche Franca D’Amato se l’è cavata egregiamente nei panni della strega, mentre Bori Khan è stato interpretato da Simone Mori.

E per favore non mi chiedete la parte cantata perché mi viene da piangere… Ma ci arriveremo a tempo debito. Trucco e costumi: Se c’è una cosa che davvero si salva in questo film, sono i trucchi di Orlando Bassi e i costumi di Bina Daigeler; ma come abbiamo sempre detto la Disney non ha mai badato a spese, quindi è normale che siano belli.

Ovviamente, in un film come Mulan, non possiamo aspettarci vestiti da principessa, a meno che non si considera il kimono che indossa a inizio film per la cerimonia, ma anche lì è molto sobrio rispetto agli abiti di altri film, anche se a me piace da impazzire. Come mi piace da impazzire l’iconico vestito rosso che indossa per la maggior parte del film.

Di sicuro però il personaggio truccato e vestito meglio (incredibile che lo sto dicendo davvero) è sicuramente quello di Xianniang che trovo davvero molto particolare e che ovviamente caratterizza perfettamente il suo essere una strega.

Colonna sonora: Purtroppo la colonna sonora è un altro tasto molto dolente. Insomma, avevano detto che non sarebbe stato a musical, che sarebbe stato più serio. Prima ancora di vederlo mi ero già fatta una ragione del fatto che non avrei potuto godermi due delle canzoni più belle di tutto il mondo Disney come sono “Riflesso” e “Farò di te un uomo”, ma forse speravo che almeno ne mettessero un accenno solo di musica in sottofondo, invece nulla.

Ora non è che la colonna sonora di Harry Gregson-Williams sia brutta, anche perché lui è un veterano e ha fatto le musiche per molti film, ma è difficile vedere Mulan e non associarlo a quelle canzoni.

Ci possiamo quindi solo accontentare di due incredibili Christina Aguilera (per la versione inglese) e Carmen Consoli (per la versione italiana) che come promo del film hanno interpretato prima “Riflesso” e poi la nuova canzone “Coraggio, onestà e lealtà”.

Dire che vi consiglio il film sarebbe da ipocriti, visto che non mi è piaciuto. Eppure molte altre persone che conosco l’hanno apprezzato, perciò forse se non l’avete visto dovreste provare a vederlo, prima di giudicarlo, poi potrete concordare con me o no. Comunque sia lo trovate disponibile su Disney+


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